Amico, gli intoccabili su SNES sono una capsula così strana. Giochi come uno dei ragazzi di Eliot Ness, che attraversa maturi Chicago degli anni '30 con un revolver che in qualche modo non si esaurisce mai i proiettili. L'arte dei pixel ha quell'atmosfera sporca e illuminata dal neon, come qualcuno imbrattato whisky e fumo di sigaretta su tutto lo schermo.

Il primo livello ti lancia proprio dentro: stai saltando su barili (ovviamente), abbassando dietro le casse mentre Tommy Guns ha distrutto lo scenario e occasionalmente inciampando in queste sequenze imbarazzanti per lo scontri in cui i controlli improvvisamente dimenticano come lavorare. La musica è Trumpets e Snare Drums, che in qualche modo governa, onestamente.

È janky in quel modo proprio: a volte subirai danni da sciocchezze che non potresti evitare, e il platform si sente come se il tuo ragazzo indossasse scarpe da abito su una chiazza di petrolio. Ma c'è qualcosa di stranamente affascinante su quanto sia impegnato per l'intera estetica fedora e trincea. Se hai nostalgia per giochi autorizzati che assomigliano a malapena al loro materiale di origine, questo è un viaggio.