Amico, il selvaggio su GBA mi riporta indietro. Inizi in questa fitta foresta con nient'altro che un pugnale arrugginito, e in pochi minuti, sei già saltato da queste strane piccole cose di Goblin. L'arte dei pixel regge ancora: quei colori al tramonto sulle cime degli alberi? Bellissimo.

È uno di quei giochi in cui senti solo l'esplorazione. Nessun punto di tenuta a mano, nessun indicatore di missioni: solo te, una mappa abbozzata e qualunque problema ti imbatti. Ricordo di aver perso troppo tempo a cercare di scalare questa montagna "non chirbibile" all'inizio (spoiler: prima hai bisogno di attrezzature migliori).

Il combattimento è semplice ma soddisfacente: il doding si sente stretto e c'è qualcosa di stranamente avvincente nel modo in cui i nemici esplodono in piccoli pezzi di pixel. Ho trovato questa grotta nascosta dietro una cascata una volta e quasi urlò quando un ragno gigante mi lasciò cadere. Il classico Jank GBA nel miglior modo.

Se hai un debole per quell'epoca di giochi di avventura, questa è una capsula del tempo che vale la pena aprirsi.