Super Mario Paint è una di quelle strane e affascinanti stranezze SNES che non hanno mai ottenuto un sequel adeguato. Lo avvii aspettando un semplice strumento di disegno, ma poi c'è tutto questo compositore musicale, lo studio di animazione e persino un minigioco di risveglio a mosca stipata lì dentro. La periferica del topo lo fa sentire stranamente in anticipo sui tempi, come un Photoshop per bambini con personaggi Mario incollati goffamente.

La prima cosa che noterai? L'interfaccia è goffa come l'inferno per gli standard moderni, ma c'è qualcosa di soddisfacente nel riempire la tela con quei grossi francobolli a 16 bit. Ho trascorso troppo a lungo a fare terribile arte pixel di Bowser, quindi realizzando che potevo animarlo camminando (male) frame per fotogramma. Anche lo strumento musicale è sorprendentemente profondo, se riesci a capire come usare quelle piccole icone di nota.

Onestamente la metà del divertimento deriva da come si sente tutto ora. Nintendo ha chiaramente gettato tutto al muro per vedere cosa è rimasto bloccato. O rimbalzerai immediatamente o perderai un pomeriggio per la pura novità.